Uomo politico cecoslovacco (Vysoké nad Jizerou 1860 - Praga 1937); fondò con T. G. Masaryk il partito realista, che (1890) aderì ai Giovani Cechi. Deputato a Vienna e a Praga, K. formulò la teoria politica del "neoslavismo" che, ricollegandosi all'austro-slavismo di F. Palacký, voleva più stretti rapporti dell'Austria con la Russia e gli altri stati slavi, contrastando la Triplice Alleanza e il Drang nach Osten germanico. Condannato a morte per alto tradimento (1916) e poi graziato, dopo il crollo asburgico fu capo della delegazione ceca a Parigi, e quindi (1918-19) presidente del Consiglio. Capo del partito nazionale democratico, fu tenace avversario della politica di E. Beneš. Ha lasciato studî storico-giuridici ed economici, tra cui Papiergeld in Österreich seit 1848 (1886).