HILAR (originariamente Bakule), Karel Hugo
Regista cèco, nato il 5 febbraio 1884 a Sudoměřice nella Boemia meridionale. Studiò filologia classica e, giovanissimo, diresse la Moderní bibliotéka, propugnando il simbolismo e il decadentismo. Collaborò dal 1910 al Teatro civico di Praga-Vinohrady; ne divenne, nel 1913, direttore artistico, e fu artefice principale della grande fama che questo teatro si conquistò negli anni di guerra. Nel 1921 passò al Národní Divadlo (Teatro Nazionale) con la funzione di capo degli attori. Ebbe i primi grandi successi intorno al 1917, quando l'espressionismo cèco - cui anche più tardi rimase fedele - raggiunse l'apogeo. Intorno al 1925 egli ha manifestato una predilezione per il pathos umanitario, per un ritorno al realismo, a una più essenzialmente intima concezione dell'arte teatrale.
Appartengono alle migliori creazioni del H. commedie e tragedie classiche (Molière, Sheridan, Corneille, Shakespeare), drammi sociali (S. Krasiński, Verhaeren), drammi moderni (Strindberg, Bruckner, J. Romains). A lui devono alcuni scrittori cèchi (i fratelli Čapek, Hilbert, A. Dvořák) il successo dei loro drammi. H. è inoltre noto come autore di alcune raccolte di saggi: Divadelní promenády (Passeggiate teatrali, Praga 1915), Odložené masky (Maschere deposte, Praga 1925), Boje proti včerejšku (Lotte contro il passato, Praga 1925), ecc.