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KARATEPE

di Giovanni GARBINI - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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KARATEPE

Giovanni GARBINI

. Località archeologica della Turchia presso il fiume Ceyhan (l'antico Piramo), nel vilāyet di Adana (Cilicia). Dopo due esplorazioni preliminari nel 1945 e nel 1946, H. Th. Bossert e U. B. Alkim vi condussero varie campagne di scavi, alle quali seguirono, negli ultimi anni, lavori di consolidamento. È stata così riportata alla luce una fortezza di m 430 per 190, con mura poderose rinforzate da torri rettangolari e da due bastioni che si prolungano, in senso ortogonale ad esse, lungo la collina su cui si trovava la cittadella. Nelle mura si aprono due porte monumentali del tipo siro-hittita: pianta a T, e, verso l'esterno, sfingi e leoni ad altorilievo, più una serie di ortostati decorati con bassorilievi. Questi ultimi sono notevoli per la diversità stilistica che si manifesta dall'uno all'altro e per la grande varietà dei motivi iconografici, che si rifanno all'Egitto, alla Mesopotamia e all'ambiente locale. La cittadella ebbe breve vita, come è dimostrato dal fatto che alcuni rilievi appaiono appena sbozzati e che tutti i resti presentano evidenti tracce di una distruzione violenta.

L'importanza della scoperta di K. è data principalmente dalle iscrizioni trovate incise accanto ai bassorilievi. Tali iscrizioni, praticamente identiche sulle due porte, sono redatte in fenicio (sulla sinistra) e in hittito geroglifico (sulla destra). Il testo fenicio, che è stato trovato inciso anche sulla base di una statua, si è dimostrato essere una versione quasi letterale di quello hittita, fornendo così al Bossert la possibilità di uno studio approfondito di quest'ultimo. Nella versione fenicia, Azitawa(n)da, re dei Dnny (nel testo hittita "re di Adana") e verosimilmente vassallo di 'wrk (identificato ipoteticamente ma con verosimiglianza con l'Urikki, re di Cilicia, sottomesso dal re assiro Tiglatpileser III nel 738 a. C.), ricorda la prosperità goduta dalla "pianura di Adana" durante il suo regno, i suoi meriti verso la "casa di Mopso" (forse la propria) e la costruzione della cittadella a K., alla quale egli ha dato il proprio nome: Azitawa(n)diya. Da notare infine la presenza, nell'iscrizione, di divinità altrimenti ignote: Bcl Krntryš, al quale fu innalzato un santuario nella cittadella, Ršp Ṣprm e Šmš clm.

Bibl.: H. Th. Bossert e H. Çambel, Karatepe. Keni bir eti harabesı, Istanbul 1946; H. Th. Bossert e U. B. Alkim, Karatepe Kadırlı ve dolayları, Istanbul 1947; H. Çambel, Karatepe, in Oriens, I (1948), pp. 147-62; U. B. Alkim, Les résultats archéologiques des fouilles de Karatepe, in Revue hittite et asianique, L (1948-49), pp. 1-35; H.Th. Bossert, Sur quelques problèmes historiques des inscriptions de Karatepe, ibidem, XLIX (1948-49), pp. 1-9; H. Th. Bossert e altri, Karatepe hazıları, Ankara 1950; M. J. Mellink, Karatepe. More light on the Dark Ages, in Bibliotheca orientalis, VII (1950), pp. 141-50. La migliore interpertazione storica dell'iscrizione è quella di R. T. O'Callaghan, The great Phoenician portal inscription from Karatepe, in Orientalia, XVIII (1949), pp. 173-205; la migliore dal punto di vista filologico è quella di G. Levi Della Vida, Osservazioni sull'iscrizione fenicia di Karatepe, in Rend. Accad. Naz. Lincei, ser. 8ª, IV, 4 (1949), pp. 273-90.

Vedi anche
Helmuth Bossert Bossert ‹bòsërt›, Helmuth. - Studioso di antichità e lingue anatoliche (Landau 1889 - Istanbul 1961). Professore all'università di Istanbul dal 1934. Ha diretto tra l'altro gli importanti scavi di Karatepe (Cilicia) che hanno portato alla luce iscrizioni bilingui hittitocananee. Opere principali: Santas ... Ittiti (o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in Siria e Mesopotamia settentrionale, fino all’8° sec. a.C (v. fig.). ● Di lingua indoeuropea, gli Ittiti ... Asia Minore (o Anatolia) Grande penisola di forma all’incirca rettangolare (politicamente appartenente alla Turchia), che dall’Asia si protende verso l’Europa, dalla quale la separano gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, il Mar di Marmara e il Mar Egeo. La bagnano il Mar Nero a N e il Mar di Levante a S, mentre ... Ankara Città della Turchia (3.763.591 ab. nel 2007). Capitale dal 1923. È situata sul luogo dell’antica Ancyra, nel cuore dell’Anatolia, in posizione centrale assai favorevole, come appare dalla sua passata importanza e dal suo rapido sviluppo negli ultimi decenni (74.000 ab. nel 1927; 50.000 agli inizi degli ...
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    Collina nell’Antitauro, sulla riva occidentale del Ceyhan (Piramo), a NO di Zencirli. Racchiude le rovine dell’antica Azatiwataya, cittadella di frontiera del regno tardoittita di Adana, sorta a controllo di una via carovaniera. Il sito conserva le rovine di un insediamento datato al 9°-8° sec. a.C., ...
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