KARÁSEK ZE LVOVIC, Jiří Josef Antonín
Poeta cèco, nato a Praga il 24 aprile r871. Passato il periodo di naturalismo psicologizzante dei suoi primi libri, subì relativamente presto una trasformazione radicale (in parte per l'infflusso esercitato su di lui da Barbey d'Aurevilly, Wilde, Przybyszewski), diventando il più caratteristico rappresentante del decadentismo cèco: alla "fuga dalla vita" si unisce l'attrazione dell'esotico, del subcosciente, dell'allucinato. Appunto perciò il K. si differenzia in modo così notevole dal "civismo" e dal verismo allora preponderanti nella letteratura del suo paese.
Tra i suoi libri si possono ricordare: Zazděnā okna (Finestre murate, 1894); Hovory ze smrtí (Colloquî con la morte, 1904); Ostrov vyhnanců (L'isola degli esuli, 1912); Barokové oltáře (Altari barocchi, 1922). Scrisse pure alcuni volumi di critica letteraria.