KARAMAN (A T, 88-89)
Città della Turchia, capoluogo di kazà nel vilâyet di Conia, posta a 1122 m. s. m., al piede settentrionale del Tauro, sull'orlo meridionale dell'arido piano di Licaonia, sul Suǧla Çay che va a terminare nell'Ak Göl. Karaman è l'antica Laranda, nome conservato dalla città anche dopo assunta la nuova denominazione. Appartenne alla dinastia locale dei Dānistimandī, e ai dominî dei Selgiuchidi di Rūm; ma la maggiore sua importanza fu nel sec. XIV, quando divenne sede della dinastia dei Qaramān Oghlū, che la fortificarono e abbellirono di splendidi monumenti di stile selgiuchide. Nel 1486, sotto Bāyazīd II, venne definitivamente a far parte dell'impero ottomano. Oggi Karaman è una città di circa 5000 ab. (1927), che conserva interessanti vestigia del suo passato: il castello, moschee, mausolei, la Khātūniyyè Medrese, ecc. È sulla importantissima arteria ferroviaria che da Costantinopoli, attraversando tutta l'Asia Minore, va in Siria e a Baghdād. L'industria vi è rappresentata dalla tessitura del cotone c dalla fabbricazione di tappeti.