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KARAKALPAKISTAN

di Giorgio Pullè - Enciclopedia Italiana (1933)
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KARAKALPAKISTAN (territorio dei Karakalpaki; A. T., 103-104)

Giorgio Pullè

Il territorio autonomo dei Karakalpaki (v.) misura 124.000 kmq. di superficie e ha una popolazione di 379.000 ab. (1930); incluso nella repubblica del Kazakistan, confina con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan. Conquistato dai Russi nel 1867, fu incorporato, dopo la conquista di Taškent e Kokand, nella provincia del Turkestan. Territorio occupato in gran parte dalle sabbie del Kizil-Kum o deserto rosso (v.), in cui le dune si alternano a depressioni argillose, che a primavera costituiscono ottimi pascoli, il Karakalpakistan ha clima asciuttissimo con inverni freddi (5°) ed estati calde (29°) e con estremi di −28°,4 e 43°,4; le elevate temperature estive, la mancanza di piogge e le tempeste di sabbia rendono difficilissimo il cammino alle carovane. Cespugli di saksaul, con cui si prepara carbone da ardere, e le erbe dei pascoli costituiscono la vegetazione spontanea. I Karakalpaki rappresentano il 37,7%, dell'intera popolazione; seguono i Kazaki (Kirghisi) (29%), gli Uzbeki (27%), i Turchi e i Russi. Vivono di agricoltura, resa possibile dalle irrigazioni, sostenute dalle acque dell'Āmū; producono frumento, mais, cotone, fichi, meloni, melograni, uva da tavola. Le comunicazioni si effettuano per vie carovaniere e sino a Čardžui per via fluviale. Capoluogo è Turtkul (5000 ab.), già Petro-Aleksandrovsk, sorta ove erano i giardini e le case dei khān di Chiva; altri centri abitati notevoli sono Kungrad e čimbaj, questa con 5500 ab. circa, sul delta dell'Amu.

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