KANURI
. Una delle principali nazioni negre del Sudan centrale, distribuita nel Bornu, dove rappresenta l'elemento più numeroso della popolazione (1.500.000?), nel Kanem e in alcune delle oasi sahariane (Cauar, ecc.). Si tratta però di un termine collettivo, perché nessuna tribù porta tale nome. Risulta, a quanto pare, dalla sovrapposizione di elementi provenienti dal nord, Kanembu e Tebu, su masse indigene sudanesi che hanno perduto gran parte della loro individualità etnica, ma hanno imposto il loro sangue. Perciò, mentre la cultura si risente fortemente dell'influenza sahariana, il tipo appare francamente negro. Solo nelle famiglie dell'aristocrazia si può osservare qualche traccia del tipo superiore dei primi invasori e fondatori delle dinastie regnanti del Bornu.
Lingua. - Secondo la classificazione di M. Delafosse, il Kanuri apparterrebbe al gruppo "Nilo-Tchadien" delle lingue sudanesi; nella classificazione di A. Drexel il Kanuri è raggruppato con il Teda, il Maba, il Bagrimma, il Logone, ecc., in un gruppo chiamato "lingue Kanuri" (v. sudanesi, lingue); le pretese affinità del Kanuri con il sumerico, proposte dal Drexel, sono poco convincenti.
Bibl.: G. Nachtigall, Sahara und Sūdān, Berlino 1879; A. v. Duisburg, Grundriss der Kanuri Sprachen in Bornu, Amburgo 1913; Documents scientifiques de la Mission Tilho, III, Parigi 1914; P. Noel, Manuel de la langue Kanouri, Parigi 1923. Per la posizione linguistica, cfr. M. Delafosse, in Les langues du monde, Parigi 1924, p. 483; A. Drexel, in Anthropos, XVIII (1923-24), p. 21 segg.