PÁNDY, Kálmán
Neurologo e psichiatra, nato il 14 ottobre 1868 a Okigyós (contea di Békés, Ungheria). Studiò a Budapest, a Vienna, dove fu allievo di Th. Meynert, e a Berlino. Dopo la laurea, conseguita nel 1893, frequentò in Italia gl'istituti diretti da L. Luciani e C. Golgi. Nominato nel 1897 medico dell'ospedale psichiatrico di Gyula, v'introdusse, primo in Ungheria, i metodi della cura di lavoro e dell'abolizione della costrizione fisica. Docente di neurologia e psicopatologia generale nell'università di Budapest nel 1908, fu nominato nel 1911 direttore dell'Ospedale psichiatrico di Nagyszeben (Sibiu), carica che mantenne fino al 1919, quando questa città fu assegnata alla Romania.
I principali lavori di P. riguardano: il meccanismo dei riflessi e le relazioni di questi con la corteccia cerebrale; la patogenesi della tabe, che consisterebbe in una necrosi ischemica causata da trombosi luetica delle arterie spinali posteriori; i rapporti fra ganglî basali e corteccia cerebrale. Nel 1893 fece conoscere una "reazione di stanchezza" nei muscoli dei neurastenici, che fu poi meglio nota nel 1895 quando J. Jolly la chiamò "reazione miastenica".
Reazione di Pándy (da lui descritta nel 1910) per la ricerca delle globuline nel liquido cefalorachidiano. A 1 cmc. di soluzione di acido fenico puro cristallizzato (1/15) si unisce una goccia del liquido: in caso di positività della reazione si ottiene, a seconda dell'intensità di questa, un'opalescenza oppure un intorbidamento più o meno accentuato.