TANAKA, Kakuei
Uomo politico giapponese, nato a Futuda (oggi Nishiyama) il 4 maggio 1918. Figlio di contadini, interruppe gli studi per ragioni economiche e a quindici anni andò a lavorare a Tokyo come fattorino, frequentando nel contempo una scuola tecnica. A 19 anni era a capo di una piccola impresa di costruzioni, che fu la base della sua grande fortuna economica. Iniziata la carriera politica nel dopoguerra, fu eletto deputato del Partito liberale nella sua provincia d'origine nel 1947. Ministro delle Poste nel 1957, fu successivamente ministro delle Finanze (1962-65) e presiedette al boom economico. Uomo di fiducia del primo ministro Sato, diresse per suo conto il Partito liberal-democratico, di cui fu segretario generale dal 1965 fino alla sua nomina a ministro dell'Industria e Commercio Estero (1971). Non esitò peraltro a mettersi contro il suo protettore quando le fortune di Sato declinarono e riuscì a succedergli (7 luglio 1972), rompendo una tradizione di primi ministri di estrazione burocratica. La sua immagine di uomo nuovo venuto su dal nulla gli diede una popolarità che raggiunse il culmine quando con la sua visita a Pechino (settembre 1972) riuscì a ristabilire le relazioni diplomatiche con la Cina. Tale popolarità decrebbe peraltro rapidamente quando il suo ambizioso programma di ristrutturazione sociale ed economica del Giappone fu reso impossibile dalla crescente spirale inflazionistica, mentre l'economia era duramente provata dalla crisi del petrolio, che il govenno non seppe adeguatamente fronteggiare. Lo scandalo causato da un servizio giornalistico che lo accusava di aver abusato delle sue cariche per arricchirsi indebitamente lo costrinse infine a dare le dimissioni (26 novembre 1974). Successivamente l'inchiesta sullo scandalo Lockheed lo indicò come il principale indiziato e il 27 luglio 1976 fu arrestato per aver violato le leggi valutarie accettando un donativo di 500 milioni di yen (oltre un miliardo di lire) illegalmente importati; un mese più tardi fu rilasciato dietro cauzione dopo essere stato formalmente incriminato di peculato. Nelle successive elezioni politiche del dicembre 1976 egli fu tuttavia rieletto a grande maggioranza e continua ad avere notevole influenza politica, quale capo della più importante corrente del Partito liberal-democratico, pur avendo formalmente dato le dimissioni dal partito al momento del suo arresto.
Bibl.: K. Tanaka, Building a New Japan: Plan for remodeling the japanese archipelago, Tokyo 1972; T. Tachibana, Tanaka kakuei Kenkyû: Sono kinmyaku to sono jinmyaku ("Uno studio su Kakuei Tanaka: il suo denaro e i suoi uomini"), in Bungei Shunju, nov. 1974.