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ROELAS, Jvan de Las

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1936)
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ROELAS, Jvan de Las

José F. Rafols

Pittore, nato a Siviglia verso il 1558, morto a Olivares il 23 aprile 1625. Si dà per certo che nel 1604, allo scopo di perfezionarsi nell'arte, sia venuto in Italia e abbia studiato presso un allievo dei grandi Veneziani, facendo ritorno nella Spagna nel 1608. Dopo il 1617, stabilitosi definitivamente a Siviglia, dipinse in collaborazione con Luis Fernández, con Francisco Varela e col grande Zurbarán, producendo molte opere che lo fanno considerare come uno dei maestri sivigliani più notevoli ed originali. Trattò sempre soggetti religiosi, in conformità con il suo uffizio ecclesiastico. Attestano il suo valore artistico le tele che decorano a Siviglia la cattedrale e molte altre chiese. Vanno ricordati pure i quadri che si trovano nel Museo provinciale di Siviglia, nell'Alcazar e quelli dei dintorni della città a Écija, a Carmona, Olivares, ecc. Il R., pittore geniale nelle composizioni, forte per il chiaroscuro, seppe fondere al naturalismo il senso mistico in quel modo che poi rimase particolare della scuola di Siviglia.

Bibl.: A. Palomino de Castro y Velasco, El museo pictórico y escala óptica, II, Madrid 1797, pp. 420-22; J. A. Ceán Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las Bellas Artes en España, ivi 1800, IV, pp. 225-234; A. L. Mayer, Historia de la Pintura Española, ivi 1928; J. Hernández Díaz, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibl.).

Vocabolario
làṡio
lasio làṡio s. m. [lat. scient. Lasius, dal gr. λάσιος «villoso»]. – Genere di insetti imenotteri della famiglia formicidi, esclusivi della regione olartica, comprendente una decina di specie nostrane, di cui alcune parassite.
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
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