Scrittore, poeta e drammaturgo lituano (Važatkiemis 1930 - Vilnius 2011). È stato autore di numerose raccolte e poemi, riuniti in Rastai ("Opere", 1982). Tra le sue opere narrative si ricordano: Dvidešimtas pavasaris ("La ventesima primavera", 1956), Kraujas ir pelenai ("Il sangue e le ceneri", 1960), Pušis, kuri juokės ("Il pino che rideva", 1961), Dienoraštis be datu ("Diario senza date", 1981). Tra le raccolte di versi: Prasau žodzio ("Chiedo la parola", 1955), Mediniai tiltai ("Ponti di legno", 1966), Būk ir palaimink ("Sii e benedici", 1980), Vienintelė žemė ("L'unica terra", 1984), Už gyvus ir mirusius ("Per i vivi e i morti", 1988), Devyni broliai ("Nove fratelli", 2000), Carmina minora (2000). Come drammaturgo ha prediletto i soggetti storici nazionali, per es. nella trilogia Mindaugas (1968), Katedra ("La cattedrale", 1970), Mažvydas (1974) e nel dramma Daukantas (1984). Nel 2001 gli è stato assegnato il National Award of Lithuania.