VOSS, Julius von
Scrittore tedesco, nato a Brandeburgo il 24 agosto 1768, morto a Berlino il 1° novembre 1832. Entrato nell'esercito, si distinse nella campagna di Polonia, e trattò problemi militari. Dimessosi nel 1798, si diede tutto alla letteratura, disperdendo le sue doti in una produzione frettolosa e farraginosa (più di 150 volumi).
Le sue opere presentano esclusivamente un certo interesse documentario: descrizione delle condizioni della Prussia fino al 1806 (la commedia Loos des Genies, ecc., 1809; romanzi come Geschichte eines bei Jena gefangenen preuss. Officiers, 1807; specialmente la Gesch. meiner militärischen Laufbahn, 1808); descrizione dell'ambiente piccolo-borghese berlinese; spunti di satira nella commedia Die Griechheit (1807), nel romanzo Gemälde der Verfinsterung in Abyssinien (1818, attacco illuministico al romanticismo ted.); problemi sociali nel dramma Liebe im Zuchthause (1807), ecc. Tentò anche un Faust (1823; nuova ediz. a cura di G. Ellinger, Berlino 1890).
Bibl.: G. Ellinger, in Allg. deutsche Biogr., XL (1896), pp. 349-52; J. Hahn, J. v. V., Berlino 1910.