BAHNSEN, Julius August
Pensatore tedesco, nato a Tondern nel 1830, morto a Lauenhurg in Pomerania nel 1881. Discepolo dello Schopenhauer, utilizzò nella rielaborazione delle dottrine del maestro anche concezioni hegeliane. Il suo pessimismo è anche più rigoroso di quello dello Schopenhauer, poiché esclude affatto la possibilità della liberazione dal "volere" cosmico, il quale, costituendo col suo interno sdoppiamento e dissidio l'essenza del mondo, rende insieme quest'ultimo, nella sua contraddittorietà, inafferrabile alla conoscenza umana.
Opere: Beiträge zur Charakterologie, voll. 2, l. ipsia 1867; Zum Verhältniss zwischen Willen und Motiv, Stolp e Lauenburg 1870, Zur Philosophie der Geschichte, 1871; Das Tragische als Weltgesetz und der Humor als ästhetische Gestalt der Metaphysik, Lauenburg 1877; Der Widerspruch im Wissen und Wesen der Welt, voll. 2, Berlino 1880-81.