LESPINASSE, Julie-Jeanne-Éléonore de
Scrittrice francese, nata a Lione il 9 novembre 1732, morta a Parigi il 23 maggio 1776. Figlia illegittima della contessa d'Albon, rimasta orfana a tredici anni della madre, costretta a vivere in campagna presso parenti che la tenevano in condizioni d'inferiorità, accettò di buon grado il posto offertole da Madame du Deffand, che a Parigi, "au couvent Saint-Joseph", reggeva un salotto letterario e mondano. E, rassegnata alle bizze della capricciosa marchesa, anziana e ormai quasi cieca, scrivendo le lettere che essa le dettava, e leggendole, talvolta a notte inoltrata, i libri che essa prediligeva, con lei convisse un intero decennio (1754-1764), fino al giorno in cui la Du Deffand, vinta dall'ira e dalla gelosia, la espulse, essendosi accorta che riceveva, in ore diverse dalle sue, gli stessi suoi ospiti. Di questi alcuni rimasero fedeli alla vecchia dama, la maggior parte invece, e i più ragguardevoli, quali il presidente Hénault, il Turgot, il Marmontel, la duchessa di Châtillon, il Brienne, futuro cardinale, il d'Alembert, che le era affezionatissimo, si quotarono fra di loro per procurare una nuova dimora, in via Belle-Chasse, alla giovane donna, diseredata dalla fortuna, non bella, ma dotata di spirito alacre e vivo e di grazia gentile. La sua conversazione colta, misurata, tutta garbo, la protezione del d'Alembert, che, curato durante una grave malattia, non tardò a recarsi a coabitare con lei, conferirono alla L. e al suo salotto, frequentato dagli enciclopedisti, e presto annoverato fra i maggiori del secolo, un'autorità indiscussa. Due passioni ardenti, dopo quella serena per il d'Alembert, le sconvolsero l'animo: la prima, verso il 1767 per il marchese di Mora, N. Pignatelli, partito poi per la Spagna; la seconda per un generale, scrittore di tattica militare, il conte G.A. Guibert, che in seguito l'abbandonò. Di quest'ultima sono testimonianza singolare le Lettres, pubblicate dalla vedova stessa del Guibert, con grave scandalo, ma con ammirazione universale per la semplice vigoria dello stile e il sincero grido d'amore e d'angoscia che da esse proviene.
Ediz.: Lettres, a cura di Madame de Guibert, Parigi 1809, voll. 2; Lettres, a cura di E. Asse, 1876; Lettres à d'Alembert, à Condorcet, ecc., a cura di Ch. Henry, 1887; altre inedite, a cura del Bonnefon, in Revue d'hist. littér. de la France, 1897; Correspondance col conte de Guibert, 1906.
Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Lundis, 1850-1869, II; E. Asse, Mlle de L. et la marquise Du Deffand, Parigi 1877; D'Alembert, Le tombeau de Mlle de L., 1879-90; P. De Ségur, J. de L., documents inédits, Parigi 1906.