Kristeva, Julia
Semiologa e psicoanalista bulgara naturalizzata francese, nata a Sliven (Bulgaria sud-orientale) il 24 giugno 1941. Ha studiato all'università di Sofia e dal 1966 all'École pratique des hautes études di Parigi, dov'è entrata in contatto con personalità come R. Barthes, L. Goldmann e Ph. Sollers. Professore di linguistica all'Université de Paris vii, figura di spicco nella rivista d'avanguardia Tel Quel, K. ha consacrato i suoi primi saggi alla fondazione di un nuovo ramo della semiologia, la 'semanalisi', e ha opposto alla critica tradizionale il progetto di una scienza della letteratura fondata sull'apporto della linguistica, della semiotica, della psicoanalisi e inizialmente del marxismo (Σημειωτιϰή. Recherches pour une sémanalyse, 1967, trad. it. 1978; La révolution du langage poétique, 1974, trad. it. 1979).
Uno dei suoi contributi teorici più importanti è l'elaborazione del concetto di intertestualità, derivato da M. Bachtin, secondo cui il testo non è qualcosa di isolato, ma si inscrive in una rete di relazioni con altri testi dello stesso autore o con modelli letterari coevi o precedenti (Le texte du roman, 1970; La traversée des signes, 1975). K. si è in seguito progressivamente allontanata dai momenti più strettamente teorici della sua ricerca per dedicarsi all'esplorazione psicoanalitica, in direzione lacaniana, dei testi letterari (Pouvoirs de l'horreur. Essai sur l'abjection, 1980; trad. it. 1981) e allo studio di casi clinici, messi in rapporto con i testi letterari (Histoires d'amour, 1982, trad. it. 1985; Soleil noir. Dépression et mélancolie, 1984, trad. it. 1988). Si è occupata anche di semiologia della pittura (Polylogues, 1977; trad. it. Materia e senso, 1980) e della questione femminile (Des chinoises, 1974, trad. it. 1976; Hérétique de l'amour, 1977, trad. it. 1980), e, successivamente, si è dedicata alla narrativa: Les samuraïs (1990; trad. it. 1992), autobiografia romanzata; Le vieil homme et les loups (1991); Possessions (1996; trad. it. Una donna decapitata, 1997). Nel 1999 ha pubblicato il primo volume, dedicato a Hannah Arendt, di un ampio studio su tre diversi aspetti della creatività femminile nel sec. 20°: Le génie féminin. La vie, la folie, les mots: Hannah Arendt, Melanie Klein, Colette.
bibliografia
Abjection, melancholia and love. The work of Julia Kristeva, ed. J. Fletcher, A. Benjamin, London-New York 1990.
O. Kelly, Reading Kristeva. Unraveling the double-bind, Bloomington 1990.
J. Lechte, Julia Kristeva, London-New York 1990.
Ethics, politics and difference in Julia Kristeva's writings, ed. K. Oliver, New York 1993.
G. Fagioli, Julia Kristeva. Da Tel Quel a 'L'insostenibile del linguaggio', Roma 1995.