Autore di fumetti e commediografo statunitense (n. New York 1929). Attivo già dalla fine degli anni Cinquanta sulle pagine del Village Voice, raggiunse larga notorietà negli anni Sessanta e Settanta. Le sue strisce, vero e proprio campionario delle nevrosi dell'uomo contemporaneo, si presentano per lo più come una sequenza di immagini, ripetute con minime variazioni, cui si associano, nella parte verbale, i monologhi di anonimi personaggi alle prese con i loro insolubili problemi. Pubblicate col titolo di Feiffer, esse sono raccolte in numerosi volumi: Sick, Sick, Sick (1958), Passionella (1959), Boy, girl, boy, girl (1961), Hold me! (1962), The unexpurgated memoirs of Bernard Mergendeiler (1965), Feiffer on Nixon: the cartoon presidency (1974), Knock knock (1975), Grown ups (1985), Feiffer's children (1986), Elliot loves (1990), A barrel of laughs, a vale of tears (1995), Meanwhile (1997), I lost my bear (1998), Bark, George (1999), I'm not Bobby! (2001). Ha scritto anche commedie: Little murders (1967), The White House murder case (1970), Carnal knowledge (1971), Grown ups (1982) e una storia antologica del disegno umoristico: The great comic book heroes (1965).