DELAUNAY, Jules-Élie
Pittore, nato il 12 giugno 1828, morto a Parigi il 5 settembre 1891. Giovanissimo, lavorò con il pittore piemontese Sotta, poi fu allievo d'Hippolyte Flandrin e del Lamothe. Con il Ritorno di Tobia ebbe nel 1856 il pensionato di Roma e si dedicò specialmente alla pittura storica e di genere: Lezione di flauto (1858; museo di Nantes), Il giuramento di Bruto (1861, museo di Tours), Morte della ninfa Esperia (Copenaghen, Ny Carslberg), La peste di Roma (Parigi, museo del Lussemburgo), David vincitore (1874, museo di Nantes), Issione (1876, museo di Nantes). Verso la fine della sua vita espose soltanto ritratti, fra i quali notevoli quelli di Ch. Garnier (1880) e H. Mailhac (1886), che quasi eclissarono la sua fama di pittore di storia. Eseguì pure importanti affreschi nella chiesa di Saint-François-Xavier, alla Trinité, al Consiglio di stato, all'Opéra e al Panthéon. Il museo di Nantes possiede molte delle sue opere. Il D., ottimo disegnatore, pittore freddo e poco espressivo, ha un posto importante nella scuola accademica del Secondo Impero, vicino al Baudry e al Cabanel.
Bibl.: H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., IX, Lipsia 1913.