MALOU, Jules-Édouard
Uomo di stato belga, nato a Ypres nel 1810, morto a Woluwe-Saint-Lambert nel 1886. Fece carriera nell'amministrazione pubblica, prima; poi, eletto nel 1841 deputato, divenne nel 1844 ministro delle Finanze nel ministero di coalizione del Van de Weyer. Cattolico, quando le elezioni del 1847 diedero il potere ai liberali passò all'opposizione, in cui militò fino a quando le elezioni del 14 giugno 1870 non ebbero capovolta la situazione parlamentare, assicurando il potere ai cattolici. Poco dopo infatti, nel 1871, assunse egli stesso la presidenza del consiglio che tenne ininterrottamente fino al 1878, quando, sfaldatasi la maggioranza cattolica, il potere tornò ai liberali. Furono sette anni di governo, tutto sommato, assai modesto, limitante la sua attività alle faccende di ordinaria amministrazione, con un indirizzo nettamente cattolico (se pur non nella misura voluta dai più intransigenti) che provocò anche una notevole tensione nei rapporti con la Germania al tempo del Kulturkampf. Egli stesso sintetizzò la sua opera ripetendo la celebre frase: Nous avons veću. Tornò al potere nel 1884; ma la politica sua e del suo ministero - in cui erano elementi fra i più intransigenti, come il Woeste - volta ad annullare la legislazione scolastica del precedente governo liberale, provocò tale malcontento e financo disordini gravi nelle città e nella stessa capitale, ch'egli finì con il dimettersi.