BASTIEN LEPAGE, Juleg
Pittore francese, nato a Damvillers il 1 novembre 1848; morto a Parigi il 10 dicembre 1884. Entrò alla Scuola di belle arti nel 1867 e lavorò nello studio di Cabanel. Ottenuta al Salon del 1874 una medaglia con La chanson du Printemps, B.L. continuò regolarmente ad esporre al Salon le sue scene en plein air come Les foins (ora al Museo del Lussemburgo), L'amour au village, Pas mèche, La petite fille allant à l'école, Le mendiant, e numerosi ritratti, fra gli altri quelli dei suoi genitori e di Sarah Bernhardt, ugualmente minuziosi nei particolari, e anche scene d'interno come Gambetta sur son lit de mort. "Non vi è cosa migliore della verità; bisogna dipingere ciò che si conosce e si ama. Io sono di un villaggio della Lorena....", con queste parole B.L. definisce la sua arte. Figlio di contadini agiati, nato e cresciuto in un villaggio, egli è il vero pittore della vita dei campi; questa sua chiara pittura en plein air lo fa, per un momento, capo della scuola del pleinairisme; la sua arte, legata ai volti amici e agli aspetti quotidiani, si muove nel campo della realtà, fuori del sogno e tien conto specialmente del documemo. Osservatore paziente, obbiettivo, capace di rendere tutte le apparenze del vero, minuzioso nei particolari, il B.L. guarda con la stessa attenzione al filo d'erba come ad un volto (jeanne d'Arc). Nel 1885 fu fatta all'École des Beaux arts una esposizione postuma delle sue opere.
Bibl.: A. Theuriet, J. B. L., l'homme et l'artiste, Parigi 1885; L. Fourcaud, B. L. sa vie et ses oeuvers, Parigi 1885; H. Aruic, J. B. L. Lettres et souvenirs, Evreux 1896; G. Geffroy, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.