RULFO, Juan
Scrittore messicano, nato a Sayula (Jalisco) il 16 maggio 1918, morto a Città di Messico il 7 gennaio 1986. Dal 1962 ha lavorato presso l'Instituto Nacional Indigenista. Nel 1983 ha ricevuto il premio letterario spagnolo Príncipe de Asturias. La sua opera rappresenta un cambiamento e una innovazione tali da segnare il definitivo affrancamento della letteratura messicana dal regionalismo.
Con El llano en llamas y otros cuentos (1953; trad. it., La morte al Messico, 1963; selezione antologica Dieci racconti, 1980; nuova traduzione, con due racconti inediti in italiano, La pianura in fiamme, 1990), R., eliminato il descrittivismo del paesaggio che aveva caratterizzato la letteratura precedente, rievoca − pur mantenendola sullo sfondo della narrazione − la rivoluzione messicana per sottolineare le ingiustizie che questa non era riuscita a cancellare; con un linguaggio privo di retorica, un periodare icastico e paratattico intessuto di metafore fisse e di parallelismi, riproduce l'oralità dei contadini della pianura di Jalisco, costruendo un'efficace metafora della nazione messicana. Il clima d'isolamento e di povertà che condiziona pesantemente la nazione raggiunge forme complete e totalizzanti nel romanzo Pedro Páramo (1955; trad. it., 1960). In questo romanzo, che originariamente s'intitolava Los murmullos, lo spunto per la narrazione è offerto dalla ripresa del mito del figlio che cerca il padre; Juan Preciado, dopo un viaggio che avrebbe dovuto riportarlo al paese di origine, Comala, si ritrova in una terra condannata a morire dal proprio patriarca (suo padre), il latifondista Pedro Páramo. R. sconvolge le strutture narrative attraverso un ossessivo dialogare tra i morti, in cui il flusso di coscienza è finalizzato al recupero di una memoria collettiva che s'intreccia con la miseria individuale. Pedro Páramo, prototipo del cacique patriarca e modello di altri patriarchi, despota al quale tutto è dovuto e concesso, non ottenendo l'amore della donna amata, Susana San Juan, incrocerà le braccia, facendo morire gli abitanti del piccolo paese immaginario dello stato di Jalisco, collocato nella finzione letteraria sulla bocca dell'inferno. Comala si propone dunque al lettore come microcosmo in cui R. sintetizza, come già aveva fatto nel Llano en llamas, l'abbandono, la delusione dei contadini messicani, eterni ''condannati della terra''. È rimasto incompiuto La cordillera, romanzo sulla storia coloniale dello stato di Jalisco. Da ricordare infine i copioni cinematografici, raccolti nel volume El gallo de oro y otros textos para cine (1980; trad. it., Il gallo d'oro, 1982).
Bibl.: H. Rodríguez Alcalá, El arte de Juan Rulfo, Città di Messico 1965; R. Roffé, Juan Rulfo: autobiografía armada, Buenos Aires 1973; AA.VV., La narrativa de Juan Rulfo. Interpretaciones críticas, Città di Messico 1974; Id., Homenaje a Juan Rulfo, a cura di H.F. Giacomán, New York 1974; Id., La narrativa de Juan Rulfo: interpretaciones críticas, a cura di J. Sommers, Città di Messico 1974; N. Gutiérrez Marrone, El estilo de Juan Rulfo: estudio lingüístico, New York 1978; J.C. Gonzáles Boixo, Claves narrativas de Juan Rulfo, Città di Messico 1980; I.H. Verdego, Un estudio de la narrativa de Juan Rulfo, ivi 1982; L. Leal, Juan Rulfo, Boston 1983; L. Ortega Galindo, Espresión y sentido de Juan Rulfo, Madrid 1984; M. Portal, Rulfo: dinámica de la violencia, ivi 1984; L.F. Veas Mercado, Los modos narrativos en los cuentos en primera persona de Juan Rulfo, Città di Messico 1984; J.C. Gonzáles Boixo, Bibliografía de Juan Rulfo, in Cuadernos Hispanoamericanos, 421-23, luglio-settembre 1985, pp. 469-90 (tutto il numero è dedicato a Rulfo); M. Esquerro, Juan Rulfo, Parigi 1986; R. Forgues, Rulfo. La palabra redentora, Barcelona [1988]; T.J. Peavler, El texto en llamas. El arte narrativo de Juan Rulfo, New York-Berna 1988.