GUTIÉRREZ, Juan María
Poeta e letterato argentino, nato il 6 maggio 1809 a Buenos Aires, dove morì il 26 febbraio 1878. Vissuto durante il primo affermarsi del romanticismo in Argentina e durante la dittatura del Rosas, il G. partecipò attivamente alla vita letteraria e politica del suo paese. Discepolo e collaboratore di E. Echeverría (v.), ne accettò gli atteggiamenti intellettuali, cooperando alla Asociación de Mayo, circolo politico di tendenze liberali e democratiche, mentre alla Cautiva del maestro ispirava il suo primo poema, Los amores del Payador (1838), dove rievocava motivi indigeni e popolareggianti. Arrestato dal Rosas, fuggiasco a Montevideo (1838) e in giro per l'Europa (1843), potè ritornare in patria soltanto nel 1852, dopo una lunga dimora nel Chile, nel Perù, nell'Ecuador, da cui trasse quella sua acuta esperienza degli interessi sociali e politici dell'America Latina. Fu deputato, ministro, rettore dell'università, direttore generale delle scuole, contribuendo notevolmente al rinnovamento culturale e pedagogico dell'Argentina. Nella sua varia attività di poeta (Poesías, 1869), di equilibrato moralista (Pensamientos, sentencias y máximas, 1860), di erudito e biografo (Estudios biográficos y críticos, 1865; La enseñanza pública y superior, 1868; Historia argentina, 1873; gli studî sul generale San Martín, su E. Echeverría, ecc.; importante l'antologia della América poética del 1846) e nei molti saggi sparsi nella Revista del Río de la Plata (1871-7), il G. è scrittore garbato e sempre informato, preoccupato d'interpretare le tradizioni nazionali, storiche e letterarie; con la sua opera disciplinò il gusto critico e formò in Argentina una prima coscienza storiografica.
Bibl.: M. Menéndez y Pelayo, Antología de poetas hispano-americanos, IV, Madrid 1895; R. Rojas, La literatura argentina, VI, Buenos Aires 1925.