ROSAS, Juan Manuel de
Dittatore della confederazione argentina, nato a Buenos Aires il 30 agosto 1793, morto a Southampton il 14 agosto 1877. In gioventù trascorse vita selvaggia nei vasti possedimenti agricoli paterni, e solamente nel 1820 apparve sulla scena politica, quando, alla testa di un reggimento reclutato specialmente tra i gauchos, andò in soccorso del governatore Martín Rodríguez che era stato cacciato da Buenos Aires. Emancipatesi nel 1810 dalla Spagna, le provincie dell'America Meridionale erano agitate dai due grandi partiti degli unitarî e dei federalisti, e fino al 1827 rimasero al potere i primi, capeggiati da B. Rivadavia. Ma il 7 luglio dello stesso anno, di fronte all'insurrezione dei federalisti, della quale il R. era stato uno dei promotori, il Rivadavia fu costretto ad abdicare. L'anno dopo gli unitarî ebbero il sopravvento, e allora il R. con i suoi gauchos accorse in difesa del governatore federalista Manuel Dorrego, e sconfisse l'esercito degli unitarî comandato dal generale Juan Lavalle, ottenendo la nomina a governatore e a capitano generale di Buenos Aires (8 dicembre 1829). Perseguitò allora con feroce accanimento gli unitarî, e quella da lui applicata per sterminarli fu una vera caccia all'uomo. Il 24 gennaio 1832 terminò il suo incarico, ma egli, per aumentare il suo prestigio, intraprese allora una spedizione contro gl'Indiani dell'interno, facilitando così la sua elezione nel 1835, dopo il governo di tre effimeri presidenti. Tornato al potere, esercitò una vera e propria dittatura, conservata per diciassette anni senza interruzione, durante la quale si liberò, tra i molti altri, dei caudillos Facundo Quiroga e Estanislao López de Santa Fe, che potevano fargli ombra, e continuò con rinnovata ferocia a insanguinare il paese con spedizioni punitive, nelle quali comprese anche Europei, specialmente Francesi, e quantunque il governo di Luigi Filippo inviasse nelle acque di Buenos Aires una flotta (23 marzo 1838) per ottenere una riparazione dell'affronto, il R. seppe così bene tergiversare che solamente dopo due anni fu potuto stringere un accomodamento che non fu troppo favorevole per la Francia. Né miglior esito ebbe il blocco del 1845, provocato dall'interdizione all'Inghilterra e alla Francia del fiume Paraná. Quando il R. volle impadronirsi di Montevideo, che era la rocca degli unitarî, e inviò colà i suoi luogotenenti J. J. Urquiza e Manuel Oribe, cingendo d'assedio la città, Garibaldi, che vi si trovava dopo le sue eroiche imprese d'Entre Ríos, fu incaricato dapprima di capitanare una flottiglia, quindi con la sua legione, composta in gran parte d' Italiani e di Francesi, di proteggere la città; e le sue Memorie offrono testimonianza degli atti di valore compiuti da lui e dalla legione. Stanchi del dispotismo del R., i federalisti fecero causa comune con gli unitarî per deporre il feroce dittatore, contro il quale marciò l'Urquiza, governatore d'Entre Ríos (8 gennaio 1852). Vinto a Monte Caseros, il R. s'imbarcò il 26 aprile su un vapore inglese, e sbarcò a Cork, in Irlanda; si ritirò poi presso Southampton, dove apprese che il tribunale di Buenos Aires lo aveva condannato a morte.