MERA, Juan León
Uomo politico e scrittore ecuadoriano, nato nel 1832 in Ambato (Tungurahna), dove morì nel 1894. Diede vigoroso impulso alla cultura del suo paese, alla cui vita politica partecipò come deputato, senatore, governatore della provincia nativa. Fu uno dei fondatori dell'Accademia ecuadoriana, alla quale portò il suo contributo di dotto letterato (Ojeada histórico-crítica sobre la poesía ecuatoriana, 1868; Cantares del pueblo ecuatoriano, 1892; Novelistas, 1909, ecc.), e soprattutto di fine poeta, che nell'ispirazione concreta della sua lirica richiamò le tradizioni indigene e popolari, con unȧ simpatia delicata e originale per il primitivo, il naturale, il colore paesistico.
Il contenuto dei romances brevi e gentili della prima raccolta poetica (1858) acquista una continuità nella leggenda indiana La Virgen del Sol (1861), ricostruzione idillica della vita amorosa e malinconica degli Indiani al tempo della conquista. Quest'arte narrativa, sobria e lieve, si fa più matura nella prosa di Cumandá (1879), un dramma tra i selvaggi, dove la natura agisce al pari degli uomìni e la trama passionale è tenuta in un'atmosfera elegiaca. Ha scritto: Melodías indígenas (1887), Entre dos tias (1889), Por qué soy cristiano (1891), Poesías (1892).