Poeta e giornalista argentino (Buenos Aires 1930 - Città del Messico 2014). Abbandonati gli studi universitari in Chimica per dedicarsi interamente alla poesia, nel 1955 ha co-fondato il gruppo El Pan duro, formato da poeti vicini agli ideali comunisti. Dopo aver trascorso un periodo in carcere proprio per i legami intrattenuti con il Partito Comunista, negli anni Sessanta ha abbracciato la causa del peronismo rivoluzionario e ha iniziato a scrivere per quotidiani e riviste culturali (arrivando a ricoprire la carica di caporedattore). La carriera e la vita di G. sono state bruscamente interrotte dall’instaurarsi della dittatura militare (nel 1976): costretto all’esilio, ha vissuto in Italia, Spagna, Francia, Stati Uniti e Messico prima di poter fare ritorno in patria (nel 1988) e poter finalmente cercare i resti del figlio Marcelo, sequestrato e ucciso dal regime. G. è considerato uno dei più grandi poeti in lingua spagnola, e il valore delle sue opere (riscoperte in Argentina solo con l’instaurazione della democrazia) è stato riconosciuto con numerosi premi (come il Reina Sofía de Poesía Iberoamericana, 2005 e il Premio Cervantes, 2007). A partire dagli anni Novanta G. ha affiancato la prosa alla poesia; si ricordano Ni el flaco perdón de Dios - Hijos de desaparecidos (1999) e Miradas (2006). Nel 2011 è uscito il testo poetico El emperrado corazón amora.