Poeta (n. Siviglia 1468 circa - m. 1520 circa), detto el Cartujano dal monastero della Cartuja (Certosa) di Santa María de las Cuevas di Siviglia, dove fu professo. Dopo Juan de Mena, è il maggiore fra gli imitatori spagnoli della Commedia di Dante. Scrisse un poema sulla vita di Gesù, Retablo de la vida de Cristo (1500), di piacevole semplicità e chiarezza, e un poema allegorico pure di imitazione dantesca, Los doce triumphos de los doce Apóstoles (1521), in cui, nelle sfere dei segni dello Zodiaco, sono celebrati i fatti degli apostoli, sono descritte le terre per le quali essi passarono ed è narrato un viaggio per i regni d'oltretomba. Altra sua opera: El laberinto del Marqués de Cádiz Ponce de León (1493); si sa che scrisse anche alcune favole mitologiche, di cui non ci è pervenuto però alcun esemplare.