ONETTI, Juan Carlos (App. IV, ii, p. 669)
Scrittore uruguaiano, morto a Madrid il 30 maggio 1994. Oppositore del regime militare, nel 1974 fu arrestato e una volta libero si trasferì in Spagna (1975). Nel 1980 ottenne il premio Cervantes.
Le sue ultime opere, dense di allusioni alla dittatura uruguaiana, sono ambientate nell'universo fittizio di Santa María, luogo simbolico e ricorrente in tutta la narrativa di Onetti. Nei romanzi Dejemos hablar al viento (1979; trad. it. 1982), Cuando entonces (1987) e nei racconti raccolti in Presencia y otros cuentos (1986), compaiono come in una saga personaggi già presenti in altre opere, ambigui, grotteschi, divisi tra la nostalgia per un passato perduto e un presente alienante, privo di prospettive.
Molte delle sue opere più celebri sono state tradotte in italiano: Para esta noche (1943; trad. it. 1974); La vida breve (1950; trad. it. 1970); Los adioses (1954; trad. it. 1979); Para una tumba sin nombre (1959; trad. it. 1983); Tan triste como ella (1963; trad. it. Triste come lei e altri racconti, 1981).
Bibl.: Juan Carlos Onetti, a cura di H.J. Verani, Madrid 1987; Diccionario de literatura española e hispanoamericana, a cura di R. Gullón, Madrid 1993, 2° vol. ad vocem; Juan Carlos Onetti. Premio Miguel de Cervantes 1980, Barcelona-Madrid 1990.