Commediografo (Madrid 1625 - ivi 1687 circa); di famiglia siciliana d'origine. Nelle molte opere drammatiche (alcune composte con Pedro Lanini e con altri), toccò gli argomenti più comuni della tradizione calderoniana, senza originalità, ma con un senso scenico assai facile. Scrisse commedie (pubbl. in 2 voll., Comedias, 1670 e 1674) di soggetto storico: La judía de Toledo; El restaurador de Asturias; El cerco de Zamora; La reina María Estuarda, ecc.; di tipo religioso: La devoción del Rosario; La Cruz de Caravaca, ecc.; altre di carattere novellistico, quali: Juanilla la de Terez; El Mancebo del camino.