Musicologo ungherese (n. Debrecen 1920). Prof. (dal 1955) di estetica e teoria della musica nell'Accademia di musica di Budapest, della quale è anche stato rettore (1980-88); direttore (1973-80) dell'Istituto di musicologia dell'Accademia delle scienze ungherese. Ha affrontato in chiave marxista i problemi dell'estetica musicale, soffermandosi in particolare su quello dei rapporti tra la musica nelle sue varie e molteplici manifestazioni e le particolari situazioni sociali in cui esse nascono e si sviluppano (A valóság zenei képe "L'immagine musicale della realtà", 1962; Az esztétika alapjal es a zene "Le basi dell'estetica e la musica", 1968; On music, on aesthetics, 1981). Ha pubblicato una monografia su Debussy (Achille-Claude Debussy, 1959) e una su Bartók (Bartók Béla, 1965, 2a ed. 1970), del quale ha raccolto lettere, scritti e documenti in Bartók-breviárium (1958, 2a ed. 1974).