NYIRO, Jozsef
NYIRO, József.- Narratore ungherese, nato a Székelyzsombor Jimbor (Transilvania) il 28 luglio 1889. Nel 1941 fu eletto deputato al parlamento di Budapest; dalla fine del 1944 vive in esilio.
Insieme con A. Tamási è il rappresentante più vigoroso di quella letteratura moderna transilvana, che ha rivelato l'anima popolare dei Székely (v. XXXIII, p. 134).
Scrisse due romanzi storici: A sibói bölény (Il bisonte di Sibó, 1929), Mádéfalvi veszedelem (La strage di Mádéfalva, 1939); tracciò la storia della crisi spirituale che lo indusse a rinunciare al sacerdozio (Isten igájában, Sotto il giogo di Dio, 1932), ma diede il meglio della sua arte nelle pagine ariose di novelle (Kopjafák, Tombe; Székelyek; Havasok könyve, Libro alpestre; Az elszántak, I risoluti) e di racconti congiunti fra di loro a mo' di romanzo solamente per via dell'identità di alcuni personaggi principali (Uz Bence, Benedetto Uz; Az én népem, La mia gente), che pur non trascurando l'aspetto idillico della vita delle montagne e le note gioviali del carattere scaltro, canzonatore e malizioso dei Székelyek, di solito sono avvolti in un'atmosfera di tragicità. Trad. ital.: Popolo mio, Milano 1940; Uz Bence, Milano 1943; alcune novelle in Novelle transilvane, Roma 1940, e in Cinque moderni magiari, Milano 1942.