Scrittore ungherese (Székelyzsombor, romeno Jimbor, Transilvania, 1889 - Madrid 1953), deputato al parlamento (dal 1941); visse dal 1944 all'estero. Narratore, introspettivo e realistico allo stesso tempo, rivela nei suoi romanzi (A sibói bölény "Il bisonte di Sibi", 1929; Isten igájában "Sotto il giogo di Dio", 1932; Az én népem "Il mio popolo", 1935) e nelle novelle (Székelyek, 1936; Havasok könyve "Libro alpestre", 1937) l'anima del popolo magiaro della Transilvania. Opere scritte all'estero: Néma küzdelem ("Lotta muta", 1944); A zöld csillag ("La stella verde", 1950); Íme az emberek ("Ecco gli uomini", 1951).