Scrittore ungherese (Orosháza 1912 - Budapest 1973), due volte premio Kossuth; ministro della Pubblica Istruzione (1950-53) e per gli Affari culturali (1953-56). Esordì con versi liberi nel 1932 e con romanzi sociali: Fekete kenyér ("Pane nero", 1934), Vizkereszttől Szilverszteríg ("Dall'Epifania a San Silvestro", 1934). Opere principali, d'indirizzo prevalentemente sociologico: A törökverő ("Il vincitore del turco", 1938), Város az ingoványon ("Città sul fango", 1945), Részeg eső ("Pioggia ubriaca", 1963), A térképen nem tálalható ("Non è reperibile sulla carta geografica", 1969).