CARY, Joyce
Scrittore inglese, nato nel Donegal (Stato libero d'Irlanda) il 7 dicembre 1888. Ha compiuto gli studî ad Oxford e studiato arte a Edimburgo. Dopo aver partecipato alla guerra balcanica del 1912-13, passò (1913) nel servizio politico in Nigeria e prese parte, nel 1915-16, alla campagna del Camerun. Rientrò in patria nel 1920 per ragioni di salute.
I suoi primi romanzi (Aissa Saved, 1932; American Visitor, 1933; The African Witch, 1936; Mister Johnson, 1939) sono di ambiente africano e mostrano già, non solo potenzialmente, quella facoltà di investirsi totalmente nei personaggi, che è carattere fondamentale della sua arte e che fa di lui uno dei più autentici e migliori romanzieri dell'Inghilterra d'oggi. Nondimeno, egli ha dato la piena misura delle sue possibilità durante la seconda Guerra mondiale, con tre romanzi, ognuno in sé compiuto, ma formanti trilogia, poiché mirano a rappresentare "la storia inglese degli ultimi sessant'anni veduta da occhi inglesi": Herself Surprised, 1941, che ha per protagonista una donna della classe operaia; To be a Pilgrim, 1942, studio di un giurista protestante; The Horse's Mouth, 1944, che presenta un caso di artista disonesto. Tra i suoi romanzi sono anche: Casile Corner, 1938; Charley is my Darling, 1940; The House of Children, 1941. Durante la guerra il C. ha pubblicato anche scritti di filosofia politica: Power in Men, 1939; The Case for African Freedom, 1941; The Process of Real Freedom, 1943 e un volume di versi, Marching Soldier, 1945.
Bibl.: H. Reed, The Novel since 1939, Londra 1946, p. 26 segg.