Drammaturgo e regista finlandese (Pirkkala, Tampere, 1942 - ivi 2016). Artista colto e poliedrico, anticonformista, ha diretto numerosi drammi e commedie di autori finlandesi di spicco, ma soprattutto propri lavori, in un primo tempo ispirati al teatro di A. Artaud, crudele e intellettuale, sovrabbondante e apparentemente informe, in seguito carnevaleschi e satirici, ma sempre coerenti nel tentativo di offrire un ritratto non conciliante della Finlandia contemporanea.
Dopo studi di regia all'Accademia d'arte drammatica finlandese (1964-67) ha diretto i teatri di varie città (Seinäjoki, 1967-68; Joensuu, 1968-72; Kotka, 1973-74; Helsinki, 1975-82) e insegnato negli anni Ottanta alla Scuola di dramma di Tampere.
Con Kumpi navtti cnemmän, mies vai nainew ("Chi gode di più, l'uomo o la donna", 1995), Rakkaita pettymyksiä rakkaudessa ("Predilette delusioni in amore", 1996), trasudante sensualità ed erotismo, e Taysin tyydytetty nainen ("Una donna pienamente soddisfatta", 1997), ha realizzato una sorta di trilogia sull'amore cui ha fatto seguito il polemico Connecting people (2001). Prolifico regista radiofonico e televisivo (la serie Kiimaiset Poliisit "Polizia in fervore", 1993, ha suscitato clamore e indignazione), è inoltre autore di romanzi che richiamano le deliranti visioni di Sade, Burroughs, Lautréamont (Aiheita "Argomenti", 1982; Häpeä "Vergogna", 1994; Nyt alkoi elämä "Ora è iniziata la vita", 1996), nei quali la bellezza della lingua rafforza la violenza espressiva delle immagini.