Filosofo e uomo politico (Lione 1772 - Parigi 1842). Allo scoppio della Rivoluzione emigrò; tornò in Francia col Direttorio, e nel periodo napoleonico coprì alte cariche politiche. Ebbe rapporti con gli ideologi e con Madame de Staël; fu prof. di diritto amministrativo a Parigi (1818), socio dell'Istituto, accademico e pari di Francia. Spirito eclettico, seguì la parabola che condusse il pensiero europeo dall'illuminismo prerivoluzionario allo spiritualismo. Tra gli scritti: Des signes et de l'art de penser considérés dans leurs rapports mutuels (4 voll., 1800), in cui è evidente l'influsso del Condillac; Histoire comparée des systèmes de philosophie relativement aux principes des connaissances humaines (3 voll., 1804), che è la sua principale opera storica; Des progrès de l'industrie considérés dans leurs rapports avec la moralité de la classe ouvrière (1841).