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Margolis, Joseph

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Filosofo statunitense (n. Newark, NJ, 1924 - m. 2021), professore alla Temple University di Filadelfia. Pur formatosi nella tradizione analitica, M. se ne è progressivamente allontanato sotto l'influenza della filosofia continentale e in particolare dell'ermeneutica di H. G. Gadamer. Interessato soprattutto a questioni di estetica, ha dedicato la sua riflessione anche alla filosofia della mente, alla teoria della conoscenza e al relativismo. Di rilievo è la sua nozione di embodiment ("incarnazione"). L'opera d'arte è per M. un'entità "incarnata" nel mondo fisico, in un supporto materiale rispetto a cui è però "emergente"; l'irriducibilità dell'opera d'arte alla fisicità è connessa con la sua funzione simbolica e significativa, che è propria del mondo della cultura. La medesima nozione è stata utilizzata da M. nell'elaborazione di una filosofia della mente materialistica ma non riduzionistica: gli esseri umani sono "incarnati" in una dimensione fisica, ma ciò che fa di essi delle "persone", ossia esseri a cui si attribuiscono stati mentali coscienti, non riducibili al sostrato materiale, è il loro trascendere tale fisicità con la partecipazione alla dimensione culturale tipica di ciò che è umano (dimensione già presente nell'uso del linguaggio). Opere d'arte ed esseri umani sarebbero oggetti fondamentalmente culturali e, come tali, "testi" soggetti a interpretazione. Opere principali: The language of art and art criticism. Analytic questions in aesthetics (1965); Values and conduct (1971); Knowledge and existence (1973); Persons and minds (1978); Art and philosophy (1980); Culture and cultural entities (1984); The truth about relativism (1991); The flux of history and the flux of science (1993); What, after all, is a work of art? (1999); Selves and other texts. The case for cultural realism (2001); Reinventing pragmatism: American philosophy at the end of the twentieth century (2002); Moral philosophy after 9/11 (2004); On aesthetics: an unforgiving introduction (2008); Pragmatism's advantage: American and European philosophy at the end of the twentieth century (2010); Pragmatism ascendent: a yard of narrative, a touch of prophecy (2012);  Toward a metaphysics of culture (2016); Three paradoxes of personhood (2017).

Vedi anche
ermeneutica Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili. Filosofia Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso dei testi letterari (per es., i poemi omerici), sceverarne le parti autentiche da quelle spurie, ricostruirne ... testo Il contenuto di uno scritto o di uno stampato, ossia l’insieme delle parole che lo compongono, considerate non solo nel loro significato ma anche nella forma precisa con cui si leggono nel manoscritto o nell’edizione a cui ci si riferisce. Con valore restrittivo, il corpo originale di uno scritto, distinto ... professore Titolo attribuito ai docenti universitari e agli insegnanti delle scuole secondarie. Il ruolo dei p. universitari si articola in due fasce: quella dei p. ordinari e quella dei p. associati. Il ruolo dei ricercatori universitari corrisponde a una terza fascia ‘di formazione’. È prevista infine la figura ... filosofia analitica Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici ecc.), privilegiando l’analisi di problemi specifici rispetto all’elaborazione di sistemi ampi e ...
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