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JOACHIM, Joseph

di Michelangelo Abbadò - Enciclopedia Italiana (1933)
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JOACHIM, Joseph

Michelangelo Abbadò

Violinista, nato il 28 giugno 1831 a Köpcsény presso Presburgo (Bratislava) in Ungheria, morto a Berlino il 15 agosto 1907. Si presentò in pubblico a soli sette anni. Venne allora affidato alle cure di J. Böhm a Vienna, e già nel '43 si rivelò ai musicisti di Lipsia, che lo vollero riudire l'anno stesso al Gewandhaus. Seguitò a perfezionarsi con F. David e intraprese lo studio dell'armonia con M. Hauptmann, dando nel frattempo concerti a Londra, a Dresda e in altri centri. Nel 1850, per l'interessamento di F. Liszt, ebbe il posto di violino solista alla corte di Weimar, donde passò tre anni dopo a Hannover. Stabilitosi infine a Berlino, venne nominato direttore e insegnante della Hochschule, quando questa, alla morte del David, venne da Lipsia trasferita colà.

Merito precipuo del J. è aver divulgato, in un periodo caro al puro virtuosismo, opere che, pur richiedendo dall'esecutore una tecnica completa, non sono state concepite per metterne in luce l'abilità, ma posseggono un prezioso contenuto musicale. Valendosi di uno speciale intuito per penetrare nello stile di ciascun autore, e abbandonandosi al proprio estro, senza mai per altro rinunziare alla quadratura e alla maestosità dell'esecuzione, J. fece rivivere con indicibile fascino le 6 Sonate per violino solo di Bach, la Sonata del Diavolo di Tartini, i concerti di J.S. Bach, W.A. Mozart, L. Spohr, L. v. Beethoven e F. Mendelssohn, e in genere le composizioni raccolte nel vol. III della sua Violinschule (voll. 3, Berlino 1905), scritta con la collaborazione del proprio allievo Andreas Moser. Ma la profondità delle interpretazioni di J. apparve anche maggiore nelle esecuzioni beethoveniane offerte dal quartetto che da lui prese nome, e che per un quarantennio stupì tutta Europa, soprattutto quando ne fecero parte il De Ahna, il Wirth e il Hausmann. Né meno importante traccia J. lasciò come didatta; dalla sua scuola uscirono violinisti come Ettore Pinelli, Leopoldo Auer, Gustavo Holländer, Enrico Petri, Jenö Hubay, Carlo Halĭr, Willy Hess, Tivadar Nachez, Enrico Polo e Willy Burmester.

Anche come autore J. si fece notare con 3 concerti per violino, il secondo dei quali denominato All'ungherese, variazioni, ouvertures e diversi pezzi brevi. Inoltre compose ottime cadenze per i più celebrati concerti, trascrisse pel proprio strumento le danze ungheresi di J. Brahms e insieme con A. Moser curò una revisione comparativa delle Sonate di J.S. Bacn.

Bibl.: A. Moser, J. J. Ein Lebensbild, voll. 2, Berlino 1910; A. Kohut, J. J., Berlino 1891; K. Storck, J. J., Berlino 1902; J. A. Fuller-Maitland, On J. J., 1906; L. Wasservogel, J. Gedenkbüchlein, 1907; T. Tua, G. J.: ricordi e note, Roma 1907; H. J. Moser, J. J., in 96. Neujahrsblatt der Allgemeinen Musikgesellschaft in Zürick, 1908; H. Kretzschmar, J. J., in Archiv für Musikwissenschaft, Bûckeburg e Lipsia 1920, p. 411; Briefe von und an J. J., raccolte e pubblicate da J. J. e da A. Moser, voll. 3, Berlino 1911-1913; J. Conze, Ein Brief Joachims über das ungedruckte Violinkonzert von Robert Schumann, in Allgemeine Musikzeitung, Berlino 1908, p. 113; I. Valetta, I quartetti di Beethoven. Ricordo dei concerti del quartetto J. al palazzo Farnese, Roma 1905; C. Flesch, L'arte del violino, traduzione italiana di A. Curci, Napoli 1930, II, p. 82 segg.; O. Plaschke, Amalie J., Berlino 1899.

Vedi anche
Jenő Hubay Hubay ‹hùbåi›, Jenő. - Musicista ungherese (Pest 1858 - Budapest 1937). Studiò violino col padre Károly Huber (Varjas 1828 - Budapest 1885), anch'egli violinista, e con J. Joachim. Concertista ovunque acclamato, fu anche insegnante a Bruxelles e a Budapest e ivi direttore del conservatorio. Compose musica ... Johannes Brahms Brahms ‹bràams›, Johannes. - Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò sulla Zeitschrift für Musik come il successore di Beethoven. Pianista ... Johann Sebastian Bach Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per lo stile legato alla tradizione polifonica del Rinascimento, e solo nei primi anni dell'Ottocento, grazie ... Lipsia (ted. Leipzig) Città della Germania (510.512 ab. nel 2007), in Sassonia. Sorge a 120 m s.l.m. nell’ampia pianura dove confluiscono l’Elster Bianco (Schwarze Elster), la Pleisse e la Parthe, 110 km a S-SO di Berlino. Già piccolo villaggio di pescatori fluviali, il suo primo sviluppo è legato a quello ...
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    Violinista e compositore (Kittsee, Burgenland, 1831 - Berlino 1907). Allievo di J. Böhm, fu virtuoso e interprete acclamato in tutta Europa. Fu primo violino a Weimar, poi diresse la Hochschule für Musik di Berlino, facendone uno degli istituti musicali più importanti della Germania. Nel 1869 fondò ...
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