Economista statunitense (n. Gary 1943), prof. nella Yale University (1970-74), a Stanford (1974-76; 1988-2001), a Princeton (1979-88), dal 2003 alla Columbia University. È stato capo del dipartimento di ricerca economica della Banca Mondiale (1996-99), dove ha ricoperto anche la carica di vicepresidente (1997-2000). Nel 2001 gli è stato assegnato il premio Nobel per l'economia (con G. A. Akerlof e A. M. Spence) per il contributo offerto, sin dagli anni Settanta, alla teoria dell'informazione. S. si è occupato del meccanismo con il quale operatori economici poco informati traggono informazioni da quelli più informati. Applicando la sua analisi su mercati diversi, ha dimostrato come l'informazione asimmetrica possa provocare tra l'altro disoccupazione e razionamento del credito. Ha ricoperto numerosi incarichi governativi e dal 2003 è membro della Pontificia accademia di scienze sociali. Tra le sue opere: Lectures on public economics (in collab. con A. Atkinson, 1980); Theory of commodity price stabilization (in collab. con D. Newbery, 1981); Economics of the public sector (1986); The economic role of the state (1989); Principles of economics (1993); Principles of macroeconomics (1997); il manuale Economics (1997); Globalization and its discontents (2002); The roaring nineties (2003); Fair trade for all (con A. Charlton, 2005); Making globalization work (2006); The Stiglitz report. Reforming the international monetary and financial systems in the wake of the global crisis (2010); The price of inequality. How today's divided society endangers our future (2012); Creating a learning society (con B.C. Greenwald, 2014; trad. it. 2018); The great divide: unequal societies and what we can do about them (2015); The euro. And its threat to the future of Europe (2016); Measuring what counts for economic and social performance (con J.-P. Fitoussi e M. Durand, 2019; trad. it. 2021); People, power, and profits: progressive capitalism for an age of discontent (2019; trad. it. 2020).