Diplomatico e scrittore (Vienna 1811 - ivi 1892); entrato (1833) nella cancelleria, fu collaboratore di Metternich. Si trovò a Milano durante le Cinque giornate e fu fatto prigioniero dagli insorti che lo trattennero come ostaggio; poi ambasciatore a Parigi (1849-59), ministro di Polizia nel gabinetto Rechberg (1859), e ambasciatore d'Austria presso la Santa Sede (1865-68): come tale negoziò l'abolizione del concordato del 1855. Nel 1879 divenne membro a vita della Camera dei Signori. Oltre a scritti autobiografici sul periodo 1848-59, pubblicò varî volumi, tra cui un'opera su Sisto V (Sixte-Quint, d'après des correspondances diplomatiques, 3 voll., 1870). Ha pure lasciato un diario, di cui è stata pubblicata in italiano la parte relativa al 1859 col titolo La monarchia austriaca dopo Villafranca (1959).