Poeta (Lillebonne, Seine-Inférieure, 1839 - Sèvres 1873). Attore, giornalista, commediografo, condusse una vita molto disordinata, da autentico bohémien. Ammiratore di Th. de Banville, di Hugo, di Baudelaire, pubblicò alcune raccolte di versi (Les vignes folles, 1860; Les flèches d'or, 1864; Joyeusetés galantes et autres du Vidame Bonaventure de la Braguette, 1866; Gilles et Pasquin, 1872), che ebbero notevole influenza sulla scuola del "Parnasse" - cui lo stesso G. aderì - e sul primo Verlaine. Fra le sue commedie, brevi ed estrose, sono da ricordare: L'ombre de Callot (1863); Le bois (1868); Vers les saules (1870); L'illustre Brizacier (1873).