STERNBERG, Josef von
Regista del cinema americano e tedesco, nato a Vienna nel 1894. Dopo un breve periodo di attività teatrale in Europa si trasferiva in America nel 1925. Qui, da Salvation Hunters, 1925, a Le notti di Chicago, 1927, Crepuscolo di gloria, 1927, Dannati dell'Oceano, 1928, La mazzata, 1929, Il calvario di Lena Smith, 1929, affermava, sulle soglie del cinema "sonoro", la sua tecnica esperta e la sua robustezza drammatica, nei modi di un sorvegliato gusto europeo tradotto in violenza yankee. Chiamato da Eric Pommer in Germania, vi dirigeva l'Angelo Azzurro, 1929, in cui inventava il "personaggio" Marlene Dietrich, conduceva a soluzioni perentorie la tradizione dell'espressionismo, indicava le applicazioni possibili del nuovo mezzo sonoro.
Dopo quest'opera fondamentale realizzava - a Hollywood - Marocco, 1930, Disonorata, 1931, Shanghai Express, 1932, Venere bionda, 1932, L'Imperatrice Caterina, 1934, Capriccio spagnolo, 1935, dove M. Dietrich veniva posta al centro di vicende disparate e peregrine, tutte appoggiate su di lei: eretta a simbolo di femminilità, a paragone di estetismo, a ispiratrice, a dannatrice. Separatosi dalla "sua" Dietrich, S. inscenava una convincente riduzione cinematografica di Delitto e castigo (Io ho ucciso, 1935). Nei Misteri di Shanghai, 1941, la sua vena appare isterilita nonostante alcuni splendori formali.