Popper-Lynkeus, Josef
Filosofo e pubblicista austriaco (Kobin 1838 - Vienna 1921). Si dedicò inizialmente a studi scientifici al Politecnico di Praga e poi di Vienna, occupandosi in particolar modo di problemi di termodinamica ed entrando in rapporto con i principali scienziati del tempo (Mach, Ostwald, Einstein, ecc.). Raggiunse ampia notorietà per i suoi scritti di vivace polemica religiosa e sociale in cui riprende, a livello divulgativo, spunti illuministici, nel tentativo di affermare un’etica individualistica, antimetafisica e antireligiosa. Alcune sue intuizioni sulla natura dei sogni, espresse nella prima sua opera scritta con lo pseud. di Lynkeus, poi rimasto unito al suo cognome (Phantasien eines Realisten, 1889), rivelano interessanti convergenze con le posizioni di Freud, che ne riconobbe l’acume. Si occupò anche di epistemologia (Über die Grundbegriffe der Philosophie und die Gewissheit unserer Erkenntnisse, post., in Erkenntnis, 1932-33). Tra le altre opere si ricordano: Das Recht zu Leben und die Pflicht zu sterben, sozialphilosophische Betrachtungen, anknüpfend an die Bedeutung Voltaires für die neuere Zeit (1878); Physikalische Grundsätze der elektrischen Kraftübertragung (1884); Das lndividuum und die Bewerdung menschlichen Existenzen (1910); Die allgemeine Nährpflicht als Lösung der sozialen Frage (1912); Über Religion (post., 1924).