Scrittore tedesco (Raeren, Eupen-et-Malmédy, 1883 - Monaco di Baviera 1940). Suggestionato dall'espressionismo, si affermò come narratore di rottura (Der babylonische Turm, 1918, trad. it. 1942; Salz, 2 voll., 1921-22), ma a lungo andare la sua più autentica maniera risultò quella della ricostruzione storico-geografica, con implicazioni nazionalistiche che si fecero del tutto palesi quando, dai coloriti e nostalgici Griechische Landschaften (2 voll., 1915) e Europäisches Reisebuch (1928), passò alla rievocazione delle migrazioni tedesche verso il Volga (Volk auf dem Wege, 6 voll., 1931-42).