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Kleihues, Josef Paul

di Maurizio Unali - Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
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Kleihues, Josef Paul

Maurizio Unali

Architetto tedesco, nato a Rheine (Germania) l'11 giugno 1933 e morto a Berlino il 13 agosto 2004. Dopo aver studiato alla Technischen Universität di Stoccarda (1955-1957), nel 1959 conseguì la laurea in architettura alla Technischen Universität di Berlino Ovest, ottenendo per l'anno successivo una borsa di studio presso l'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. Già a partire dal 1962 aprì un suo studio professionale nella capitale tedesca e nel 1996 fondò lo studio Kleihues + Kleihues, con il figlio J. Kleihues (n. 1962) e N. Hensel (n. 1958).

Svolse un'intensa attività culturale come teorico e come didatta insegnando presso numerosi istituti tra cui: l'Università di Dortmund dal 1973 al 1994, la Irwin S. Chanin School of Architecture di New York dal 1986 al 1990, la Yale University nel 1989 e la Kunstakademie di Düsseldorf dal 1994 al 1998. Dal 1979 al 1987 fu direttore dell(Internationale Bauausstellung) di Berlino, legando così gran parte della sua opera alla capitale tedesca. K. si può considerare, infatti, una delle personalità chiave nella ricostruzione della Berlino postbellica, sia per l'approccio teorico complessivo al tema urbano, sia per i progetti elaborati, nei quali emerge un personale linguaggio architettonico. La città è uno dei temi ricorrenti nella sua attività di ricerca, interessata soprattutto all'elaborazione e alla sperimentazione critica degli aspetti morfologici e tipologici dell'architettura urbana.

Tra le principali opere berlinesi si ricordano: il deposito per gli automezzi dell'azienda della nettezza urbana di Berlino-Tempelhof progettato a partire dal 1969 e ultimato nel 1978; l'isolato 270 sulla Vinetaplatz (1977); l'ospedale di Neukölln realizzato tra il 1975 e il 1986; l'edificio per uffici Kant Dreieck (1995), nuovo segno urbano del variegato panorama berlinese, noto per la grande vela di metallo che ruota, a seconda del vento, sulla copertura; l'Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart (1996) - ricavato dal recupero della stazione ferroviaria Hamburg -un'opera molto apprezzata dalla critica, nella quale è possibile leggere le principali caratteristiche della poetica progettuale di Kleihues.Tra gli altri progetti sono da segnalare: il centro commerciale e residenziale di Wulfen (1982); il Deutsches Klingenmuseum und Stadtarchiv di Solingen-Gräfrath progettato nel 1979 e realizzato tra il 1986 e il 1989; il Museum für Vor-und Frühgeschichte di Francoforte sul Meno (1988); la Galerie der Stadt Kornwestheim und Sammlung Manfred Henninger a Kornwestheim (1989); il Museum of Contemporary Art di Chicago (1996) - progetto più volte segnalato dalla critica - posizionato tra i grattacieli del cosiddetto Magnificent Mile, che con un'elegante struttura modulare ben risolve il tema espositivo e dell'inserimento nel contesto urbano.

Da non dimenticare, inoltre, i piani urbanistici elaborati per Berlino (Piano regolatore generale per le aree interessate dall'IBA, 1984), Torino (1986), Groningen (1987), Pforzheim (1987) e Santiago de Compostela (1990).

Fu protagonista di importanti esposizioni e curatore di numerose mostre, tra le quali si ricorda quella del 2000 organizzata al Neues Museum di Berlino, dal titolo Stadt der Architektur, Architektur der Stadt. Berlin 1900-2000. Nel 2001 venne nominato presidente della Internationalen Bauakademie di Berlino. Architetto lontano da facili scorciatoie linguistiche e da mode passeggere, può considerarsi per molti aspetti vicino all'architettura italiana: in particolare la sua ope-ra tende verso una sintesi tra le idee di A. Rossi sul progetto urbano e l'appassionata ricerca sul dettaglio di C. Scarpa. La sua poetica progettuale nel giustapporre l'insegnamento della storia con le esigenze del presente ha generato forme spaziali che sembrano essere tratte da una memoria condivisa, e al tempo stesso si è dimostrata capace di disegnare un futuro.

Bibliografia

Josef Paul Kleihues. Architetture museali, a cura di M. Costanzo, V. Giorgi, Roma, Palazzo delle Esposizioni, Milano 1991 (catalogo della mostra); Josef Paul Kleihues. Themen und Projekte, hrsg. A. Mesecke, T. Scheer, Basel-Berlin-Boston 1996.

Vedi anche
disegno arte Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, scultura) o espressione autonoma, ha come base la linea mediante la quale si fissa l’immagine. ● ... urbanistica L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica dell’urbanistica: le analisi dei fenomeni urbani; la progettazione dello spazio fisico della città; ... architettura L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di architettura ha progressivamente definito e ampliato la sua specifica accezione all’arte dell’ideare e progettare arrivando ... Chicago Città degli USA (2.836.658 ab. nel 2007), nello Stato dell’Illinois, la terza della federazione per popolazione dopo New York e Los Angeles. È situata a 180 m s.l.m. all’estremità sud-occidentale del Lago Michigan. Vastissima la sua area metropolitana (4500 km2). Il clima è continentale, non molto piovoso ...
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paulo maiora canamus ‹pàulo ...› (lat. «cantiamo cose un poco più nobili»). – Emistichio di Virgilio (Egl. IV, 1), spesso ripetuto come invito a trattare argomenti più elevati o per manifestare l’intenzione di passarvi.
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pauliano agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
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