CASTRO, José Luciano de
Uomo politico portoghese, nato il 14 dicembre 1834 in Oliveirinha. Laureatosi in legge nell'università di Coimbra, si fece presto notare per i suoi scritti giuridici. Eletto deputato, nel 1854, s'iscrisse dapprima al partito conservatore; ma passò poi subito al partito radicale. Nel 1869 fu nominato ministro per la Giustizia, e dal 1889 fu più volte presidente del consiglio. Dapprima seguace di João Franco, ne combatté poi la dittatura; dopo l'attentato del 1° febbraio 1908 che costò la vita a re Carlo di Portogallo e al principe ereditario, si mise a disposizione del nuovo governo e, nel periodo corso fino alla proclamazione della repubblica, avvenuta il 4 ottobre 1910 (durante il quale, sotto il debole re Manuel II, si succedettero ben sei gabinetti), esercitò grande influenza politica. Rimasto poi qualche tempo nell'ombra, per il prevalere dei partiti estremisti e delle società segrete, il C., dopo l'ammutinamento dei marinai e il conseguente bombardamento di Lisbona del 14 maggio 1915, l'esilio del primo ministro Pimenta de Castro e l'assassinio del successore di lui, Chagas, fu nominato primo ministro, conservando la carica anche dopo le dimissioni del presidente Arriaga, e all'inizio della presidenza di Teofilo Braga; ma si dimise alla fine del 1915. Ha pubblicato diversi scritti di politica.