Scrittore uruguaiano (Montevideo 1871 - Palermo 1917), prof. nell'univ. di Montevideo (dal 1898), direttore della Biblioteca Nazionale (dal 1906). Rivelò le doti della sua prosa in un saggio su Rubén Darío (1899), affermando poi in misura più esplicita la propria tendenza speculativa con Ariel (1900) e Motivos de Proteo (1909) in cui si fa promotore di un rigenerazionismo spirituale contro i pericoli del materialismo. Nel Mirador de Próspero (2 voll., 1913) raccolse i saggi su Bolívar, Montalvo, Gutiérrez e altri.