Scrittore portoghese (São João do Peso, Santarém, 1925 - Lisbona 1998). Influenzato dalla narrativa nordamericana degli anni Venti, esordì con un libro di racconti di aperta critica sociale, Os caminheiros e outros contos (1949), che poi rielaborò in Jogos de azar (1963). Oltre che nei successivi volumi di racconti (Histórias de amor, 1952; O burro-em-pé, 1979), P. perfezionò l'asciuttezza realistica dello stile in varî romanzi (O anjo ancorado, 1958; O hóspede de Job, 1962, trad. it. 1963; O delfim, 1968, trad. it. 1979; Balada da praia dos cães, 1982, trad. it. 1985; Alexandra Alpha, 1987; A república dos corvos, 1988) e lavori teatrali (O render dos heróis, 1960; Corpo-delito na sala de espelhos, 1979). Tra i suoi libri di saggi: Cartilha do Marialva (1960); E agora, José? (1977). Nel 1995 venne colpito da una malattia che gli provocò una temporanea perdita della memoria; frutto di questa dolorosa esperienza sono le pagine di De profundis, valsa lenta (1997), pubblicate con una testimonianza del neurochirurgo J. Lobo Antunes, fratello dello scrittore António (v. Antunes, António Lobo). Ancora nel 1997 pubblicò il suo ultimo libro, Lisboa, livro de bordo: vozes, olhares, memorações (trad. it. 1997; un personalissimo viaggio alla scoperta di Lisbona), e ricevette alcuni riconoscimenti, tra cui l'ambito Prémio Pessoa.