Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse de Bourgogne (1965) di W. Gombrowicz. Estroso e irriverente, ha creato spettacoli colorati e visivamente barocchi nei quali il gusto per l'ironia e l'umorismo non impediscono il coinvolgimento emotivo; particolare attenzione ha prestato alla drammaturgia contemporanea. Tra i suoi spettacoli più importanti si ricordano: Jeux de massacre (1970) e Le roi se meurt (1976) di E. Ionesco, Doña Rosita la soltera di F. García Lorca (1980), Une visite inopportune di Copi (1988), Réveille-toi Philadelphie di F. Billetdoux (1988), Greek (1990) e Décadence (1995) di S. Berkoff (1990), Heldenplatz di T. Bernhard (1991), Comédies barbares di G. Tabori (1993), Slaves di T. Kushner (1996), Molly Sweeny di B. Friel (1997), L'ombre de Venceslao di Copi (1999), Le désarroi de Monsieur Peters (2002) di A. Mille, Rey Lear di W. Shakespeare (2006), Oedipus roi (2008) di Sofocle, El avaro di Molière (2010). È anche apprezzato regista di opera lirica (L'olandese volante di R. Wagner, Teatro San Carlo di Napoli, 2003). È stato direttore del Théâtre nationale de la Colline (1987-96).