Teologo calvinista (East Windsor, Connecticut, 1703 - Princeton 1758). Pastore a Northampton, nel 1750, in seguito a dissenso con i fedeli sulle condizioni per ammettere il fedele alla comunione, si recò missionario fra gli Indiani. Nel 1757 fu nominato presidente del New-Jersey College. L'interesse per i problemi filosofico-teologici fu in E. precocissimo; sotto l'influsso di Newton e del platonismo di R. Cudworth, ma più di A. Collier, E. elaborò una teoria della conoscenza di tipo berkeleyano. Maggior interesse ha la sua teoria del volere, esposta nell'opera più importante, di tendenza calvinista, An inquiry into the modern prevailing notion of the freedom of will (1754), scritta contro l'arminianesimo. E. difende la concezione calvinista che ammette la libertà di scelta come responsabilità morale pur nel rigoroso determinismo delle volizioni.