Scrittore slovacco (Záborie 1812 - Župčany 1876). Riflesse nella sua personalità e nella sua opera le contraddizioni interne del tardo romanticismo. Dopo aver esordito come classicista (Bajky "Favole", 1840; Žehry "Epigrammi", 1851), trattò temi tratti dalla storia slovacca, russa e serba e temi popolari in numerosi drammi raccolti in tre volumi (Básně dramatické "Poesie drammatiche", 1865; Lžedimitrijady čili búrky lžedimitrijovské v Rusku "Le false demetriadi ovvero Torbidi provocati in Russia dai falsi Demetri", 1866; Divadelní hry "Lavori teatrali", 1870), ma fu soprattutto felice in racconti satirici e autobiografici (Panslavistický farar "Un parroco panslavista", 1870; Dva dni v Chujave "Due giorni a Chujava", 1873).