BASANAVICIUS, Jonas (1851-1927)
Scrittore, scienziato e patriota lituano, nato l'11 novembre 1851 presso Vilkaviskis. Frequentò le scuole secondarie in Lituania e fece gli studî universitarî a Mosca, laureandosi in medicina. Invitato dal governo bulgaro, nel 1879 si recò a dirigere l'ospedale di Lom-Palanca e prese parte attiva al lavoro d'organizzazione dei servizî sanitarî del nuovo stato bulgaro che si era allora sottratto alla dominazione turca. Durante la sua permanenza in Bulgaria dovette non poco soffrire per l'ostilità del governo russo a causa della sua azione favorevole alla politica nazionalista del giovane stato. Lasciò la Bulgaria nel 1882 e viaggiò in Serbia, in Croazia, a Vienna e a Praga, dove ebbe modo di studiare da vicino il movimento di rinascita nazionale cèco. Nel 1883, per arginare la politica snazionalizzatrice russa che fin dal 1864 aveva proibito in Lituania l'uso e l'insegnamento della lingua nazionale, fondò il primo periodico in lingua lituana, intitolandolo Ausra (Aurora), il quale segna veramente gli albori della rinascita nazionale e culturale lituana. Il giornale, stampato nella Prussia orientale, veniva clandestinamente introdotto in Lituania. Nel 1884, tornato in Bulgaria, concorse con la sua opera di medico ad alleviare le sofferenze dei feriti nella guerra serbo-bulgara. Rientrato in Lituania dopo l'abrogazione del divieto della stampa, si mise a capo del movimento nazionale. Il 15 novembre 1905 redasse il famoso Memorandum con cui si chiedeva al governo russo l'autonomia dei territorî etnografici lituani con Vilna per capitale. Nello stesso anno, sotto la sua presidenza, radunò in questa città il primo grande congresso nazionale lituano a cui parteciparono oltre duemila delegati. Nel 1906, allo scopo di unificare il movimento nazionale procurandogli l'adesione di tutti i partiti, fondò l'"Associazione per la restituzione del diritto di adoperare il lituano anche nelle chiese", al posto del polacco che a mano a mano aveva preso il sopravvento. Fondò anche l'"Associazione lituana delle scienze" di cui tenne la direzione fino alla morte. Durante la guerra europea fu membro attivissimo del Comitato centrale di soccorso per i lituani danneggiati dall'immane conflitto, e finalmente il 16 febbraio 1918 fu con Smetona e con altri patrioti lituani, uno dei firmatarî dell'atto di proclamazione dell'indipendenza. Nel 1920, occupata Vilna dai Polacchi, Basanavicius non volle abbandonare la vecchia capitale della Lituania, dove rimase a dirigere l'Associazione delle scienze e a custodire i molti cimelî radunati durante la sua vita operosa e raccolti nel museo della città. La sua morte, avvenuta il 16 febbraio 1927, ha costituito un lutto nazionale per la Lituania, la quale, mentre egli era ancora vivente, gli aveva eretto un monumento in una delle piazze principali di Kaunas.
Oltre a una quantità di articoli e di scritti comparsi in numerosi giornali e riviste, finora sono stati pubblicati e raccolti alcuni volumi del Basanavicius fra cui meritano particolare menzione: Lietuviskos pasakos (Leggende lituane), 5 voll., Chicago 1905; Ozkabaliu dainos (I canti di Ozkabaliai), 2 voll., Tilsit 1884- Shenandoah, Pa. 1902; Is gyvenimo lietuvisku veliu bei velniu (Dalla vita degli spiriti e dei demoni lituani), Chicago 1905, raccolta di leggende lituane di carattere mitologico; Levas Lietuviu pasakose bei dainuose (Il leone nelle leggende e nei canti lituani), Vilna 1910; Vilnius Lietuviu dainuose (Vilna nei canti lituani); Apie atsiradima Lietuvoje tasyto akmens (Circa la presenza in Lituania di vecchie pietre lavorate), Tilsit 1885.